Sorelle Collezioni Private

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Chi sono Karin Chantal e Caprice?
Siamo due sorelle di Torino, “figlie d’arte”, come si suol dire, figlie di imprenditori nel tessile da generazioni.
Siamo donne, figlie, mamme, spose, zie, sorelle, amiche ed imprenditrici appassionate che avevano voglia di coniugare il loro talento e professionalità, coltivato sin da piccole e che appartiene al DNA di famiglia, in chiave contemporanea e visionaria. (altro…)

Emanuela Caruso

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Chi è Emanuela Caruso?
Emanuela Caruso è una donna alla ricerca del bello. Quando ho dato vita alla mia azienda ero giovane, anche se già avevo maturato un bagaglio lavorativo che mi aveva portato a capire ciò che mi piaceva fare, ovvero creare gioielli da portare al piede unendo tradizione e innovazione di materiali! (altro…)

Francesco Paolo Salerno

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Chi è Francesco?
Francesco è un visionario che ha deciso di fare della moda la sua vita. Sono nato in una cittadina molto difficile, Foggia, città lontana anni luce dal sistema fashion nazionale. Ho aperto la mia prima sartoria in Puglia con l’ambizione e la convinzione di poter far parlare di me in tutto il mondo. (altro…)

Mermazing: il portmanteau tra mermaid e amazing

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Chi sono Alessia e Vanessa? Alessia e Vanessa sono due cugine che hanno fatto della loro passione per la moda e il mare il loro lavoro. Siamo appassionate di viaggi da cui spesso prendiamo ispirazione per le nostre collezioni. Io, Vanessa sono brand manager di Mermazing, mi piace confrontarmi con le persone e far arrivare ai nostri clienti la nostra filosofia. Alessia è l’anima creativa e estrosa del nostro brand. Da sempre, oltre il fatto di essere unite da un forte legame personale, L’unione delle nostre diverse personalità ed attitudini ci rende una squadra solida e stimolante. Come nasce Mermazing? Mermazing nasce dal forte desiderio di realizzare una realtà nuova come concetto di beachwear. Attente al pianeta, siamo state tra le prime in Italia ad usare tessuti ecosostenibili realizzati con filati rigenerati a loro volta ottenuti da materiali plastici recuperati negli oceani.  I nostri capi oltre la qualità ed eco sostenibilità del tessuto puntano ad un’eleganza moderna, nonché alla semplicità delle linee e ad una sartorialità minuziosa. Dove vi vedete tra 5 anni? Tra 5 anni il nostro sogno è quello di veder crescere Mermazing ed espanderci in nuovi mercati continuando a creare le nostre collezioni con l’entusiasmo del primo giorno.  Dopo Bologna, a maggio apriremo un secondo monostore sul lido Pescarese. Cos’è per voi il Made in Italy? Per noi il Made in ITALY è da sempre un punto di forza. Dai tessuti, agli accessori, alle sartorie artigianali, dove le nostre sarte dalla mani d’oro ci permettono di far diventare realtà le nostre idee.

Malisa Catalani (Malisarts)

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Chi è Malisa? Domanda davvero difficile. Malisa è una donna realizzata, madre di due figlie e con un marito e una vita davvero serena ed appagante. Ma questo non descriverebbe quello che sono ma il punto attuale del mio viaggio. Malisarts invece è la parte di me che va a ritroso nel tempo, scava e mette in scultura cicatrici e ferite, problemi, difficoltà che ho affrontato nella vita e che mi hanno permesso di arrivare ad oggi ad essere la Malisa descritta all’inizio. Attraverso il mio lato espressivo riesco a mantenere serena la mia vita di tutti i giorni, metabolizzando, analizzando e sviscerando ciò che ho passato e ciò che ancora oggi mi fa male ma che grazie alla scultura si canalizza nelle mie opere Quale è il messaggio che vuoi mandare attraverso le tue opere? Il messaggio apparentemente semplice ha una radice e profonda. Il collegamento è con l’arte giapponese del Kintsugi. Ciò che si rompe non è sbagliato o va buttato: rimesso insieme nel modo giusto, darà ancora più valore a ciò che si è spaccato (nel kintsugi tutto ciò che si rompe viene riparato con saldature d’oro zecchino ndr). Proprio le spaccature sono al centro delle mie opere: lacerazioni che simboleggiano cicatrici fisiche o mentali o spirituali, tutto ciò che ci fa soffrire, che non ci fa vedere la luce oltre al buio. Invece con l’energia e la forza di volontà riusciamo non solo a vedere la luce ma ad essere luce, energia che migliora la nostra vita e ci rende più forti. Se non avessimo “cicatrici” non avremmo vissuto. Non conta quante ne abbiamo ma quante ne abbiamo superate. Da li deriva la nostra saggezza e consapevolezza. Dove ti vedi tra 5 anni? Devo dire che per mia indole personale non riesco a fare programmi così a…

Wondy Rossini
Autrice del romanzo "Il Babbo Nascosto"

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Chi è WONDY ROSSINI? Wondy Rossini è il mio pseudonimo da autrice. Wondy è il nome della protagonista de IL BABBO NASCOSTO, il mio primo romanzo autobiografico ambientato nei pressi del Lago di Como. Racconta le vicende di una figlia dal curioso nome volutamente singolare, cresciuta con l’idea che suo padre sia morto accidentalmente fino al momento in cui, a vent’anni, le viene rivelata la verità. Sua madre le confessa che il papà in realtà è vivo e vegeto, ma nessuno sa dove si trovi realmente. Quella rivelazione segna l’inizio di un percorso lungo e tortuoso, in cui Wondy affronta con coraggio i suoi traumi, gli amori sbagliati e sfortunati che ne conseguono, senza mai perdere la volontà di riuscire nel suo obiettivo: liberarsi dei suoi fantasmi e delle angosce di una ragazza cresciuta senza un padre. Se ce la farà o meno, lo lascio scoprire ai miei lettori. Perché hai deciso di scrivere “Il Babbo Nascosto”? L’idea di raccontare la mia storia mi fu suggerita da una persona che ha sempre creduto in me e notò la mia inclinazione per la scrittura durante la mia esperienza lavorativa a New York nei primi anni 2000, quando stilavo comunicati stampa sugli eventi per promuovere il Made In Italy enogastronomico negli Stati Uniti. “La tua vita sembra un romanzo, perché non scrivi un libro? Un domani potresti vincere un premio”, mi disse quasi in modo profetico. Seguii il suo consiglio e mi dedicai a tramutare le mie vicende in parole. Lo scorso anno il mio romanzo ha ricevuto un Diploma d’Onore dal comitato dello Switzerland Literary Prize 2022 per il particolare valore artistico dell’opera. Il messaggio che voglio trasmettere con la mia storia, narrata anche con un pizzico di ironia, non è univoco. “Il Babbo Nascosto” non è solo il racconto di…