Francesco Paolo Salerno

Chi è Francesco?
Francesco è un visionario che ha deciso di fare della moda la sua vita. Sono nato in una cittadina molto difficile, Foggia, città lontana anni luce dal sistema fashion nazionale. Ho aperto la mia prima sartoria in Puglia con l’ambizione e la convinzione di poter far parlare di me in tutto il mondo. Avevo soltanto un piccolo locale vuoto e da lì in cinque anni ho raggiunto la ribalta internazionale calcando i palcoscenici degli eventi più importanti al mondo. Ossessionato e maniacale nella cura dei dettagli, ho sempre pensato che l’estro dovesse camminare di pari passo con la qualità e l’alta sartorialità. È così che nasce la mia couture.

Perché hai deciso di far nascere il marchio Francesco Paolo Salerno?
Probabilmente è nato prima il marchio di me, dal primo giorno in cui iniziato il mio percorso di formazione era chiara in me l’intenzione di avere un marchio internazionale riconoscibile e riconosciuto, ho lavorato duramente per far sì che questo potesse accadere, non nulla al caso in ogni mio progetto; ogni collezione è pensata nei minimi dettagli per avere un’identità forte e al fine di far trasparire la mia determinazione anche attraverso un semplice capo. Per questo motivo ho rifiutato tutte le proposte di collaborazioni ricevute anche da marchi blasonati che avrebbero potuto darmi anche ulteriore visibilità, ma l’unico grande obiettivo era esattamente questo, creare un marchio: il mio.

Dove ti vedi tra cinque anni?
Credo che tra cinque anni sarò esattamente dove sono ora, ma con un’ambizione ancora più grande, oltre ad internazionalizzare il marchio mi piacerebbe diversificare il prodotto e mi piacerebbe dar vita a scuole, insegnando un metodo, il mio, che possa diventare strumento anche per i giovani che si affacciano a questo mondo complesso e intriso di difficoltà. Fondamentale per me è il recupero della manualità che ci ha reso famosi nel mondo; ho fatto un lungo percorso nelle sartorie storiche romane, al fine di poterne carpire tutti i segreti, poter formare le mie sarte e seguirle passo dopo passo nella realizzazione dei miei lavori.

Che cos’è per te il “Made in Italy”?
Il made in Italy per me dovrebbe essere una delle risorse più importanti che ogni designer dovrebbe sfruttare e difendere. Oggi, invece la “corsa al prezzo” ha costretto gli addetti ai lavori a rinunciare alle nostre maestranze, puntando a manifatture con prezzi e qualità più basse. La produzione delle mie linee, invece, è divisa in laboratori italiani dislocati in varie regioni, e punto con grande forza sull’esportazione del ‘’saper fare’’ proprio come hanno fatto i grandi stilisti italiani che ci hanno resi celebri nel mondo. Finalmente sembra che le aziende stiano facendo un passo indietro e qualcuno sta riaprendo i propri laboratori qui in Italia. Dovremmo prendere esempio dai nostri cugini francesi che proteggono e sostengono i loro prodotti con grande veemenza, quella che noi non abbiamo avuto fino ad oggi.

 

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