Silvia Storari e Claudia Noemi Cascella

Silvia Storari, vicecampionessa mondiale senior, e Claudia Noemi Cascella, campionessa europea a squadre hanno dato vita ad una Academy di padel di ispirazione per tutto il movimento sul territorio nazionale.

Raccontaci di te: chi sei?

Silvia: Sono Silvia Storari e sono una giocatrice di padel a livello agonistico. Se dovessi descrivermi brevemente inizierei col dire che vivo per lo sport e di sport da ancora prima di nascere: mia madre dice sempre che già quando era in dolce attesa di me e di mio fratello gemello Marco (anche lui sportivo, ex giocatore di calcio), non stavamo mai fermi! Fin da bambina, quindi, ho sempre amato il movimento e mi sono impegnata in diversi sport che mi hanno portata a spostarmi in lungo e in largo per l’Italia: nella mia vita c’è stato il tennis, il calcio a 5, il beach tennis e infine il padel, che è diventato una grande passione e che mi sta regalando enormi soddisfazioni. Nel 2013, infatti, mi sono trasferita in Versilia e due anni fa, insieme alla mia socia Claudia Noemi Cascella, abbiamo aperto una scuola di padel a Marina di Massa; da allora ho incrociato gli sguardi di tantissimi allievi di ogni età e attraverso le clinic che svolgiamo in tutta Italia ho condiviso l’amore per il padel con colleghi e appassionati. Nel frattempo, sono anche diventata vicecampionessa mondiale ed europea con la nazionale Over.

Claudia: Sono Claudia Noemi Cascella, classe ’92 e sono una giocatrice di padel. Mi sono laureata in Scienze delle attività sportive e poi mi sono specializzata in Management dello sport. Successivamente ho acquisito tutti i titoli della Federazione Italiana Tennis; da Maestra nazionale di tennis e di tennis in carrozzina a Maestra nazionale di padel, da Preparatrice fisica di 2 grado a Dirigente sportivo di 2 grado. In circa 13 anni ho insegnato diversi sport (tennis, calcio, padel) e per un periodo ho insegnato anche attività motoria ai bambini in età prescolare. Da qualche anno, invece, mi dedico anima e corpo al padel, uno sport che mi ha letteralmente conquistata.

Perché il padel?

Silvia: Ho sempre amato gli sport di racchetta e grazie a Roberto Agnini – ex coach della nazionale – ho intrapreso tutto il percorso per diventare maestra nazionale. Trovo che il padel sia davvero uno sport spettacolare dal punto di vista delle azioni, e poi è bello perché è aggregante e ti porta a incontrare e conoscere mille altre realtà.

Claudia: Dopo 15 anni di tennis ho deciso di dedicarmi completamente al padel trasferendomi in Spagna per accelerare i tempi di formazione e sono diventata la numero 7 d’Italia e la 144ª nella classifica World Padel Tour. Dopo due anni di intensa attività, però, a causa di alcuni problemi fisici che hanno rallentato l’attività agonistica, mi sono dedicata all’insegnamento gestendo per un anno una scuola di Padel in Puglia. E infine è arrivata l’amicizia con Silvia e insieme abbiamo deciso di aprire una scuola di padel in Versilia, precisamente al Padel Marina di Massa in cui formiamo e seguiamo allievi di ogni fascia d’età, dai bambini ai giocatori professionisti. Inoltre, collaboriamo con altre realtà come La Spezia e Parma, dove cerchiamo di esportare la metodologia Storari-Cascella, basata su programmazioni individualizzate e obiettivi prefissati da raggiungere.

Cosa c’è nel tuo futuro?

Silvia: C’è la voglia di far crescere la scuola e di farla diventare un punto di riferimento del padel nazionale. Abbiamo sviluppato una nostra metodologia per l’apprendimento di questa disciplina e puntiamo ad esportare il nostro metodo e a collaborare con altri centri. Allo stesso tempo, ogni nuova occasione di collaborazione per noi rappresenta un momento di scambio e arricchimento, perché in ogni nuova realtà c’è sempre qualcosa da imparare oltre che da insegnare. Questo è il motore che mi muove e che voglio alimentare: la curiosità e la voglia di studiare per migliorare sempre.

Claudia: Il nostro sogno è diventare il punto di riferimento italiano perché crediamo molto in ciò che facciamo, sappiamo che ci mettiamo cuore e anima e cerchiamo di seguire ogni allievo a 360 gradi, dentro e fuori il campo, avvalendoci anche del supporto di altre figure professionali come nutrizionisti, fisioterapisti e preparatori fisici. C’è anche la volontà di tornare in Spagna per specializzarci ulteriormente, perché non si smette mai di imparare. Puntare su due donne non è facile, ma da parte nostra c’è profonda convinzione nelle nostre capacità; insomma sappiamo quanto valiamo perché giocare a padel è facile, ma giocare bene no!

Cos’è per te il Made in Italy?

Silvia: Il Made in Italy per me è vita. È sentirsi parte integrante di un modo di vivere e di pensare, è amare l’Italia in tutto e arricchirla sempre di più di cose belle ed importanti. È anche guardare alle Nazioni più forti nel padel come Spagna e Argentina, e sentire il bisogno di portare in Italia quel quid, per farla crescere ancora di più.

Claudia: Il Made in Italy lo interpreto come un marchio di garanzia in tutto ciò che facciamo: risiede nella qualità dell’offerta, nella scrupolosa osservanza di certi principi, nella passione che anima il processo creativo. L’Italia è un paese pieno di aspetti positivi e a volte facciamo fatica a riconoscerlo, vivendoci, ma da fuori lo percepiscono più di noi.

 

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