Una carriera nel private banking per poi approdare al food, italiano e di qualità. Roberto Ugolini, dopo 25 anni trascorsi in Asia, torna a Roma con un progetto preciso: mettere a disposizione del mondo intero le eccellenze italiane con un catalogo di proposte gourmet innovative. Ugolini, un marchio sinonimo di eccellenza nella gastronomia mondiale… Ho iniziato 14 anni fa importando il Made in Italy in Asia, e quando parlo di Made in Italy nel contesto dell’enogastronomia mi riferisco ad un’attività incentrata sulla qualità, sulle eccellenze, sui valori e sui sapori. Purtroppo quando si va all'estero le persone che parlano di italianità sono tante, ma la professionalità è una cosa diversa. Quella asiatica è stata un’esperienza caratterizzata da momenti di crescita e di grandi soddisfazioni, fino all’arrivo del Covid, un momento che ha inevitabilmente interrotto questa tendenza e che mi ha portato a “ripensare” all’Italia. Il mio carattere mi porta, da sempre, a pensare che gli episodi negativi servono da stimolo per generare idee nuove e, anche in questo caso, è andata così. Ho quindi cambiato prospettiva e ho creato un brand il cui obiettivo è quello di pensare, progettare e produrre in Italia per vendere all’estero anche grazie alla collaborazione dei miei figli Giorgio e William, già coinvolti e operativi su diversi mercati in giro per il mondo. Parliamo di una produzione basata sulla ricercatezza, sulla riscoperta di sapori antichi, dei valori del nostro food e delle nostre origini, aggiungendo quel tocco di creatività capace di dare ulteriore appeal ad una materia prima già di per sé di grande pregio. “Ugolini” è il nostro nuovo brand, un nome facile da utilizzare, oramai percepito come sinonimo di qualità per il consumatore e di affidabilità per i nostri partners. Molti anni all’estero, ma con un’anima italiana sempre in primo piano. Mi ritrovo…