Cannes Yachting Festival

La media partnership con il Cannes Yachting Festival segna il debutto di TheUnique sul panorama internazionale in un settore, quello della nautica, che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy – da un punto di vista del design, dei cantieri e della motoristica – a livello mondiale come ci conferma nell’intervista video Sylvie Ernoult direttrice del Cannes Yachting Festival. (altro…)

Francesco Zizola

Vincitore del World Press Photo of the Year 1996, Francesco Zizola ha documentato i principali conflitti mondiali e le loro crisi nascoste, concentrandosi sulle questioni sociali e umanitarie che definiscono la vita, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui dieci World Press Photo e sei Picture of the Year International. Con “Mare Omnis”, dove le reti usate per la pesca del tonno fotografate da un drone sembrano raffigurare graffiti arcaici e costellazioni lontane, Zizola ci pone di fronte all’interrogativo di cosa guardiamo veramente quando vediamo un’immagine e, attraverso la fotografia, ci apre nuove possibili comprensioni della complessità della realtà. Chi sei? Sono Francesco e per più di 40 anni ho utilizzato la fotografia per conoscere il mondo e me stesso. Nei primi tre decenni ho voluto conoscere i confini fisici e culturali del nostro pianeta viaggiando lontano dall’Italia e dalla cultura che mi ha generato. Mi sono fatto testimone della verità del dolore degli altri perché ho cercato la verità del mio dolore. Ho probabilmente riconosciuto il dolore degli altri perché ho sentito il mio. Il bisogno di raccontare il mondo degli innocenti e degli ultimi è nato prima che io decidessi di prendere la macchina fotografica in mano. Ho capito poi che con la fotografia potevo raccontare qualcosa che normalmente le persone non vedono. La realtà ai miei occhi assume i contorni simbolici perché scopro tra i suoi strati qualcosa che mi corrisponde e diventa così una realtà condivisa. I primi trent’anni con la fotografia li ho passati a catturare il mondo in cui mi immergevo viaggiando dentro e oltre i confini conosciuti. E poi? Poi ho scoperto che mi piace il mare, che mi piace la poesia, che il mio sguardo poteva continuare a scoprire qualcosa che parte dalla superficie ma continua la ricerca in profondità, che il mio pensiero…

Lo “Slow Dating For Innovation”
Con Giuseppe De Nicola, Direttore di Fondazione Ampioraggio

Con il format del Jazz’inn sei stato il primo a lanciare il concetto di slow dating. Come nasce questa idea? “Jazz’Inn” nasce per salvare un Festival Jazz nel 2017 a Pietrelcina. Per salvare questo Festival Jazz ci siamo inventati un format di incontri utilizzando la metodologia del World Cafè, basato quindi su tavoli di lavoro lontani dalle grandi città, affiancati da momenti conviviali. Alla fine della prima edizione scoprimmo che far sostare per 24-48 ore i partecipanti, spostandoli da quella sorta di comfort zone che permetteva loro solo di scambiarsi qualche biglietto, permetteva loro di essere protagonisti e di metterli in condizione di confrontarsi e partecipare attivamente. Questa prima edizione fece emergere tutta una serie di esigenze e una iniziativa nata per altri obiettivi si rivelò come un perfetto modello di Open Innovation, una occasione nella quale persone avevano modo di confrontarsi e di superare le barriere tipiche degli eventi sulle startup e sull’innovazione innovazione. Cominciarono a quel punto a nascere le prime collaborazioni e le prime sinergie. È a qual punto che coniammo il termine di “Slow Dating for Innovation”. Qual è il focus attuale della fondazione? Lo scorso anno, a settembre, dopo sette anni di attività abbiamo, ottenuto il riconoscimento giuridico come fondazione di partecipazione e organismo di ricerca dal Ministero questo ci ha portati a fare da un lato una sorta di consuntivo di quanto fatto in questi anni e dall’altro anche a capire quale è la strada seguire.  Come fondazione ci siamo focalizzati su 5 aree tematiche: borghi e aree interne, per quanto concerne la loro rigenerazione; l’open innovation, con l’obiettivo di aiutare le imprese a incontrare l'innovazione; il Capacity Building e il tema della formazione delle competenze; Smart City e Smart Citizen, sostanzialmente una tematica connessa trasformazione delle città e delle persone, e poi la…

Roberto Ugolini

Una carriera nel private banking per poi approdare al food, italiano e di qualità. Roberto Ugolini, dopo 25 anni trascorsi in Asia, torna a Roma con un progetto preciso: mettere a disposizione del mondo intero le eccellenze italiane con un catalogo di proposte gourmet innovative. Ugolini, un marchio sinonimo di eccellenza nella gastronomia mondiale… Ho iniziato 14 anni fa importando il Made in Italy in Asia, e quando parlo di Made in Italy nel contesto dell’enogastronomia mi riferisco ad un’attività incentrata sulla qualità, sulle eccellenze, sui valori e sui sapori. Purtroppo quando si va all'estero le persone che parlano di italianità sono tante, ma la professionalità è una cosa diversa. Quella asiatica è stata un’esperienza caratterizzata da momenti di crescita e di grandi soddisfazioni, fino all’arrivo del Covid, un momento che ha inevitabilmente interrotto questa tendenza e che mi ha portato a “ripensare” all’Italia. Il mio carattere mi porta, da sempre, a pensare che gli episodi negativi servono da stimolo per generare idee nuove e, anche in questo caso, è andata così. Ho quindi cambiato prospettiva e ho creato un brand il cui obiettivo è quello di pensare, progettare e produrre in Italia per vendere all’estero anche grazie alla collaborazione dei miei figli Giorgio e William, già coinvolti e operativi su diversi mercati in giro per il mondo. Parliamo di una produzione basata sulla ricercatezza, sulla riscoperta di sapori antichi, dei valori del nostro food e delle nostre origini, aggiungendo quel tocco di creatività capace di dare ulteriore appeal ad una materia prima già di per sé di grande pregio. “Ugolini” è il nostro nuovo brand, un nome facile da utilizzare, oramai percepito come sinonimo di qualità per il consumatore e di affidabilità per i nostri partners. Molti anni all’estero, ma con un’anima italiana sempre in primo piano. Mi ritrovo…

Le Mani di Napoli al Pitti Uomo 104

L’associazione Le Mani di Napoli si presenta nuovamente al Pitti Uomo 104 con un appuntamento imperdibile fissato per le ore 16 di mercoledì 14 giugno presso la Sala della Scherma della Fortezza da Basso. Una tavola rotonda sul tema “Napoli dentro. Napoli addosso”, che vedrà come relatori il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Magnifico Rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito, il Presidente di Pitti Immagine Antonio De Matteis, il sindaco di Firenze Dario Nardella, lo chef Gennarino Esposito. (altro…)