Chi sono Karin Chantal e Caprice?
Siamo due sorelle di Torino, “figlie d’arte”, come si suol dire, figlie di imprenditori nel tessile da generazioni.
Siamo donne, figlie, mamme, spose, zie, sorelle, amiche ed imprenditrici appassionate che avevano voglia di coniugare il loro talento e professionalità, coltivato sin da piccole e che appartiene al DNA di famiglia, in chiave contemporanea e visionaria.
Perché avete deciso di far nascere Sorelle Collezioni Private?
Osservando la realtà intorno a noi nell’ambito della moda, ci siamo accorte, anche dai commenti delle persone che conosciamo e frequentiamo, che mancava l’attenzione verso la persona, e nello specifico verso le donne. Abbiamo deciso così di creare il nostro marchio “Sorelle Collezioni Private” che potesse coniugare tessuti di alta gamma, uno stile senza tempo in cui il protagonista assoluto fosse il cliente; proprio come si faceva una volta. Esclusività, riservatezza e lusso. In contemporanea abbiamo scelto di condividere una selezione limitata di capi iconici e più rappresentativi, i più amati dalle nostre top buyer, per un pubblico più vasto sul web. La nostra forza è la personalizzazione. Sulla base di un’ampia gamma di modelli e tessuti che si adattano a tutte le forme e a tutte le età, la nostra ospite può scegliere il modello, tessuto e colore a lei più adatto per realizzare un capo che parli espressamente di lei. I nostri capi nascono dall’esigenza di essere sempre in ordine sul lavoro, per una colazione, un cocktail ed una cena. Un cambio di dettaglio e le nostre linee pulite, legate ad un sapiente lavoro artigianale, sono perfette per ogni momento.
Dove vi vedete tra 5 anni?
Nel futuro ci vediamo a Torino e nel mondo, nel cuore delle persone soddisfatte e con i capi che parlano di ognuna di loro: unica ed irripetibile.
Che cosa è per voi il “Made in Italy”?
Il Made in Italy per noi è l’attenzione assoluta verso la cliente e la sua soddisfazione. La ricerca costante di tessuti e tagli dove, per noi, la vera eleganza risiede nella sobrietà, nel togliere piuttosto che nell’aggiungere, per dare sempre più spazio alla personalità di ciascuna di noi.