Chi è Malisa?
Domanda davvero difficile. Malisa è una donna realizzata, madre di due figlie e con un marito e una vita davvero serena ed appagante. Ma questo non descriverebbe quello che sono ma il punto attuale del mio viaggio. Malisarts invece è la parte di me che va a ritroso nel tempo, scava e mette in scultura cicatrici e ferite, problemi, difficoltà che ho affrontato nella vita e che mi hanno permesso di arrivare ad oggi ad essere la Malisa descritta all’inizio. Attraverso il mio lato espressivo riesco a mantenere serena la mia vita di tutti i giorni, metabolizzando, analizzando e sviscerando ciò che ho passato e ciò che ancora oggi mi fa male ma che grazie alla scultura si canalizza nelle mie opere
Quale è il messaggio che vuoi mandare attraverso le tue opere?
Il messaggio apparentemente semplice ha una radice e profonda. Il collegamento è con l’arte giapponese del Kintsugi. Ciò che si rompe non è sbagliato o va buttato: rimesso insieme nel modo giusto, darà ancora più valore a ciò che si è spaccato (nel kintsugi tutto ciò che si rompe viene riparato con saldature d’oro zecchino ndr). Proprio le spaccature sono al centro delle mie opere: lacerazioni che simboleggiano cicatrici fisiche o mentali o spirituali, tutto ciò che ci fa soffrire, che non ci fa vedere la luce oltre al buio. Invece con l’energia e la forza di volontà riusciamo non solo a vedere la luce ma ad essere luce, energia che migliora la nostra vita e ci rende più forti. Se non avessimo “cicatrici” non avremmo vissuto. Non conta quante ne abbiamo ma quante ne abbiamo superate. Da li deriva la nostra saggezza e consapevolezza.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Devo dire che per mia indole personale non riesco a fare programmi così a lungo termine. Spero di avere la stessa determinazione di adesso e di avere ancora più cicatrici guarite perché vorrebbe dire che sono cresciuta personalmente e professionalmente. Ovviamente sul piano artistico spero che ciò che faccio risuoni con l’animo di chi lo vede. Credo che più che esteticamente sia una questione di sintonia tra chi vede e l’opera.
Che cosa è per te il “Made in Italy”?
Il Made in Italy è un marchio che è sinonimo di qualità, ingegno, qualcosa di cui andare orgogliosi. Spero di cuore con i miei lavori di rendere giustizia al Made in Italy nelle mie mostre all’estero.