Gabriella Carlucci, spettacolo, impegno politico ed imprenditoria. Una sfida, quella lanciata 8 anni fa con la nascita del Festival del Cinema Italo-Serbo, per portare il cinema italiano fuori dai confini nazionali e favorire le coproduzioni internazionali. La scelta – coraggiosa e visionaria – della Serbia come paese target non solo perché in forte espansione economica e culturale, ma anche perché punto di riferimento di tutta l’area dei Balcani che rappresenta un mercato di 50 milioni di abitanti e, ovviamente, per il grande affetto e la stima che, da sempre, il popolo serbo nutre nei confronti del Belpaese e dei suoi prodotti. Un lavoro costante e di cesello che ha portato ad una grande coproduzione sulla vita di Amedeo Modigliani che batterà il primo ciack nel primo trimestre del 2024 e vede in campo Italia, Francia, Spagna, Serbia e Polonia.
Gabriella Carlucci: Il Festival del Cinema Italo-Serbo come porta sui Balcani
Maurizio Gabriele
Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.
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