L’intensità, la sapidità, la cura della raccolta meccanica, l’eccellenza della materia prima non solo nel periodo centrale di raccolta ma anche a fine campagna: il pomodoro è una cosa seria e Mutti, azienda leader nel settore, premia gli agricoltori virtuosi con il suo Oscar della qualità.
A due aziende emiliane i primi due Pomodorino d’Oro Mutti del 2023 – le categorie sono quattro – consegnati in una cerimonia a Reggio Emilia. Creato nel 2000, Il Pomodorino d’Oro è un premio in denaro che Mutti assegna ogni anno ai suoi migliori agricoltori per la qualità del pomodoro che coltivano: un prodotto 100% italiano, controllato con cura dal seme al frutto. Il premio ha vissuto negli anni una crescita che “è comune con quella che hanno avuto gli agricoltori e anche la nostra stessa azienda” ha detto l’AD Francesco Mutti.
Per la categoria ‘pomodoro tondo’ è stata premiata la società agricola Franzoni di Gualtieri. La famiglia Franzoni è stata pioniera, in stretta collaborazione con Mutti, del progetto ‘Instafactory’, per trasformare il pomodoro in passata direttamente sul campo e si è particolarmente distinta negli anni, tanto da detenere il record dei trofei del Pomodorino d’Oro Tondo Mutti, vinto sei volte dal 2010. Passando al ‘pomodoro datterino’, unica delle quattro categorie che vede competere entrambe le filiere, Nord e Sud, ad essere premiata è stata l’azienda agricola Bosco di Stefano e Marina Bosco di Coenzo (Parma). Il prossimo 10 novembre a Cerignola (Foggia) Mutti consegnerà il Pomodorino d’Oro per le categorie ‘pomodoro lungo’ e ‘pomodoro ciliegino’.