Se è a Monsignor Giovanni della Casa che si fa ricondurre la prima codifica “de modi che si debbono o tenere, o schifare nella comune conversatione”, non c’è da stupirsi che sia stato proprio il Belpaese a dare i natali agli strumenti atti ad un consumo più civili dei cibi.
Le prime posate della storia furono i coltelli, che si fanno risalire all’età della pietra, ma furono per i primi i Romani a servirsene, seppur con un uso limitato, a tavola. Fino al Cinquecento, però, l’uso delle posate era riservato ai nobili e alle famiglie agiate tanto che, nel 1581, Michel de Montaigne durante il suo viaggio in Italia annotò, ad uso e consumo dei posteri, quell’usanza tutto italiano di servirsi – nei pasti quotidiani – di una forchetta individuale con due rebbi, sistemata tra due salviette insieme al pane, ad un cucchiaio e ad un coltello.
Oggi il gusto della tavola passa, oltre che dalle pietanze, dal design delle posate e dagli accessori. Nell’area della Valtrompia, nota fin dai tempi dell’Impero Romano per la lavorazione dei metalli, nel 1929 Giacomo Pinti fonda la sua prima officina per la lavorazione di posate in ottone cromato e coltelleria dando vita alla Pinti Inox S.p.A., oggi grande realtà industriale, leader nel settore della posateria che, con la sua capacità di ricerca e innovazione, sperimenta forme audaci, nuove finiture e colori, dando vita ad elementi resistenti e di grande qualità, unici sul mercato.
Il design è il fil rouge delle collezioni di posate di Pintinox che, storicamente, ha l’obiettivo di esplorare nuove forme e migliorare le prestazioni degli oggetti ma anche di ispirare nuove sensibilità ed interpretare nuovi stili ed esigenze di vita. Non è un caso, quindi, che la collezione Audrey, disegnata da Marcello Ziliani, le cui forme fluide, prive di vezzi stilistici e dal minimalismo delicato che coniuga rigore formale e morbidezza delle linee, si sia aggiudicata il Good Design Award Table Top Category e lo European Product Design Award Silver Winner. Le linee di posateria Pintinox (Liberty, New York, Privilege, Tecna e Trumpet) abbracciano stili molto diversi tra di loro e proprio per questo si adattano a qualsiasi porcellana. In casa Pinti Inox, il detto “si mangia con gli occhi” non è solo un modo di dire!