In questi tempi di guerra e COVID, di distanziamento sociale e mascherine, viaggiare è, più che mai, molto più di una pausa dalla quotidianità e assume, magicamente, la dimensione onirica del Grand Tour. In questo viaggio verso sud, come un novello Goethe, c’è la malinconia di un paradiso perduto prima di conoscerlo unita alla forza e alla curiosità di chi si appresta a scoprirlo. È in preda a questo stato d’animo che arrivo nel comune di Fasano, contrada agricola di grande fascino a pochi chilometri dal Parco Naturale Regionale Dune Costiere e dai famosi borghi della Valle D’Itria, e approdo a Speziale, caratteristico paesino di circa 400 anime, a meno di 4 chilometri dalla Spiaggia di Torre Canne raggiungibile percorrendo campagne, uliveti e percorsi cicloturistici.
Una frazione, Speziale, dove il verbo preferito dagli abitanti è “rallentare”. E qui, in questo borgo goloso, bianco di calce e tetti bassi, la vita prende un ritmo diverso. Qui si trova Lamia Speziale, una tipica lamia indaco e verde smeraldo. Le lamie hanno uno straordinario valore culturale, storico e paesaggistico perché sono forme primitive di edilizia agricola, di cui si hanno notizie già dal XI secolo, usate originariamente come depositi e, dall’inizio del ‘900, come unità abitative dei primi insediamenti rurali.
Sul tradizionale portoncino di ingresso di “Lamia Speziale” campeggia la data: 1924. La caratteristica predominante della lamia è la sua tecnica costruttiva, allo stesso tempo semplice ed ingegnosa caratterizzata da un’ampia base trapezoidale e da mura spesse in tufo e pietra. Lamia Speziale ci accoglie con le sue 4 camere matrimoniali con entrata indipendente – melograno, ulivo, fico e cactus – conservate con le loro volte a stella, muri di tufo autentici e i disegni fatti a mano, come si usava un tempo. Nonostante la cura nel recupero di ogni possibile pezzo originale, le stanze sono dotate di ogni comfort mentre i bagni sono rifiniti con le cementine d’epoca.
Al mattino, la colazione offre, oltre a prodotti naturali come yogurt a km 0, frutta locale e marmellate fatte in casa, anche i dolci tipici della tradizione pugliese. Lontani dai riflettori e dai fasti della movida, gli ospiti della struttura, godono appieno dei piccoli dettagli, apparentemente invisibili, di una ricchezza antica, immersi in modalità omni-sensoriale nel lusso discreto di questo mondo fatto di lentezza e di odori, colori, suoni e profumi da collezionare.