La “strana coppia” Gucci Palace tra lusso, strada e multicanalità

Ci sono tutte le contraddizioni possibili nella collezione Palace Gucci e tutte le dicotomie immaginabili. Da una parte c’è Gucci, marchio italiano forte di una storia centenaria, di codici stilistici inconfondibili, con Firenze nel sangue e con un bagaglio di sogno che fa battere i cuori di giovani e meno giovani. Dall’altro, invece, Palace Skateboards, un marchio streetwear londinese nato e cresciuto nel XXI secolo di cui, i meno giovani, potrebbero non aver mai sentito parlare.

A fare da collante la passione vibrante, l’ossessione – direi – di Alessandro Michele per la strada, valore fondante – quest’ultima – per il duo Lev Tanju e Gareth Skewis, co-fondatori di Palace. Così Palace Gucci diventa simbolo di una moda libera, democratica, senza gerarchie, in cui strada, skate, sport, motociclismo, calcio e house music si fondono sotto l’egida del potere del logo – simbolo di appartenenza e di comunità.

È così, quindi, che la doppia G di Gucci si fonde con il Tri-Ferg di Palace. Ma la collezione va oltre la moda e si estende ad altri due marchi: da una parte Conforti, storica azienda fondata a Verona nel 1912 da Silvio Conforti dopo aver vinto un concorso presentando una cassaforte-capolavoro e che, per l’occasione, ha creato una cassaforte rivestita con il monogramma Palace Gucci e prodotta in un’edizione limitata di soli 10 esemplari; dall’altra Moto Guzzi, la più antica casa costruttrice di motociclette in Europa, fondata a Genova nel 1921, che presenta un’edizione limitata di 50 esemplari della moto V7 in cui il serbatoio e le borse laterali sono caratterizzate dal classico mimetico forestale di Palace e rivestite in pelle goffrata GG.

Tra le contraddizioni di Palace Gucci troviamo anche la sua distribuzione. Online dal 21 ottobre su Vault, il concept store ideato Alessandro Michele come spazio creativo dinamico e libero finalizzato alla sperimentazione e aperto ad una costante reinterpretazione, per la prima volta dalla sua nascita Vault debutta offline grazie a pop-up store a Parigi, Milano, Tokyo, Osaka e Bangkok. Un connubio, quello tra Gucci e Palace, davvero fuori dall’ordinario, che sovverte tutte le regole della contemporaneità e ridona fisicità ad una moda che capisce, interpreta e promuove, la quotidianità.

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