Lo “Slow Dating For Innovation”
Con Giuseppe De Nicola, Direttore di Fondazione Ampioraggio

Con il format del Jazz’inn sei stato il primo a lanciare il concetto di slow dating. Come nasce questa idea? “Jazz’Inn” nasce per salvare un Festival Jazz nel 2017 a Pietrelcina. Per salvare questo Festival Jazz ci siamo inventati un format di incontri utilizzando la metodologia del World Cafè, basato quindi su tavoli di lavoro lontani dalle grandi città, affiancati da momenti conviviali. Alla fine della prima edizione scoprimmo che far sostare per 24-48 ore i partecipanti, spostandoli da quella sorta di comfort zone che permetteva loro solo di scambiarsi qualche biglietto, permetteva loro di essere protagonisti e di metterli in condizione di confrontarsi e partecipare attivamente. Questa prima edizione fece emergere tutta una serie di esigenze e una iniziativa nata per altri obiettivi si rivelò come un perfetto modello di Open Innovation, una occasione nella quale persone avevano modo di confrontarsi e di superare le barriere tipiche degli eventi sulle startup e sull’innovazione innovazione. Cominciarono a quel punto a nascere le prime collaborazioni e le prime sinergie. È a qual punto che coniammo il termine di “Slow Dating for Innovation”. Qual è il focus attuale della fondazione? Lo scorso anno, a settembre, dopo sette anni di attività abbiamo, ottenuto il riconoscimento giuridico come fondazione di partecipazione e organismo di ricerca dal Ministero questo ci ha portati a fare da un lato una sorta di consuntivo di quanto fatto in questi anni e dall’altro anche a capire quale è la strada seguire.  Come fondazione ci siamo focalizzati su 5 aree tematiche: borghi e aree interne, per quanto concerne la loro rigenerazione; l’open innovation, con l’obiettivo di aiutare le imprese a incontrare l'innovazione; il Capacity Building e il tema della formazione delle competenze; Smart City e Smart Citizen, sostanzialmente una tematica connessa trasformazione delle città e delle persone, e poi la…